1) Documento d'identità valido.
2) Estratto di nascita, per uso matrimonio, da richiedere agli uffici dello stato civile del Comune di nascita.
3) Certificato contestuale in carta da bollo. Questo certificato comprende i certificati di residenza, di cittadinanza e di stato libero. Deve essere richiesto agli uffici dello stato civile del Comune di residenza o alla propria circoscrizione.
4) Certificato di precedente residenza in carta da bollo. Questo certificato è necessario se uno o se entrambi i futuri sposi hanno cambiato la residenza da meno di un anno. Deve essere richiesto alla circoscrizione o agli uffici dello stato civile del Comune in cui avevano, precedentemente, la residenza.
5) Il certificato di cresima. Questo certificato deve essere richiesto alla parrocchia in cui si è ricevuto il sacramento della cresima.
6) Copia integrale dell'atto di battesimo, uso matrimonio, in carta semplice. Questa deve essere richiesta alla parrocchia in cui si è stati battezzati.
7) Certificato di stato libero ecclesiastico. Questo certificato deve essere richiesto alla parrocchia in cui si ha avuto il domicilio per più di sei mesi consecutivi, dopo aver compiuto 18 anni. Se si è più volte cambiato il domicilio e, per questo motivo, sia difficile ottenere il certificato di stato libero ecclesiastico, è possibile fare un giuramento suppletorio, in sostituzione di questo documento. Lo stesso giuramento può essere fatto in sostituzione del certificato di cresima e della copia integrale dell'atto di nascita.
8) Le persone vedove che vogliono sposarsi di nuovo devono presentare una copia integrale dell'atto di morte del coniuge. Questa viene rilasciata in carta semplice dagli Uffici dello stato civile del Comune in cui è avvenuta la morte del coniuge e per ottenerla, occorre l'autorizzazione del Procuratore della Repubblica del Comune in cui si richiede. La persona rimasta vedova può sposarsi solo dopo che siano trascorsi 300 giorni.